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mercoledì 27 marzo 2013

Sergio Caputo - Mettimi giù


[1983]

Mettimi giù


Mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù due righe 
fammi il quadro della situazione. 
Eh, ma che lingua sporca hai, 
e tu saresti il grande squartatore...
quello che azzanna le infermiere 
sul ponte della ferrovia, 
beh, lieto di conoscerti, 
ma adesso fammi la cortesia... 

Mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù due accordi , dai, 
sono indietro di una canzone. 
Su non fare quella faccia 
qui viaggiamo tutti sotto falso nome. 
Questa è la strada, il resto è whisky 
di pessima qualità, 
tu, tu fai troppa confusione ed io 
ho bisogno di tranquillità. 

Mettimi giù. 
la febbre dell'oro sta squarciando la città. 
io trascorro le ferie 
tra gli orrori e le delizie, 
di questa località, 
un posto ignobile dove è facile scoppiare, 
e tu mi chiedi 
"Quando andiamo a ballare", 
ma non hai altro da pensare! 
I miei problemi sono d'altra natura 
spegni un po' quella radio 
il bollettino dei trafficanti 
mi fa paura. 

Mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù, 
mettimi giù uno schizzo 
di come è fatto il tuo Paradiso, 
oggi ho una brutta tosse, sai, 
non mi sono niente divertito. 
Qui si fa sempre tardi 
e si va avanti a furia di caffè 
per paura di dormire 
e sognare chissà ché. 

...eh, mettimi giù, la febbre dell'oro rende acida la città 
per la prossima estate 
noi saremo tutti fuori, 
fuori dalla realtà. 
Due ore all'alba e siamo ancora qui a fumare, 
che ne diresti di andare al mare, 
o hai di meglio da fare 
o hai problemi di diversa natura 
chiudi un po' la finestra 
che la luce di nuovo giorno 
mi fa sempre paura. 

Mettimi giù, 
mettimi giù.