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martedì 21 maggio 2013

Francesco De Gregori - Le storie di ieri



[1974]

Le storie di ieri


Mio padre ha una storia comune, 
condivisa dalle sue generazioni, 
la mascella nel cortile parlava, 
troppi morti lo hanno tradito, 
tutta gente che aveva capito. 
E il bambino nel cortile sta giocando, 
tira sassi nel cielo e nel mare, 
ogni volta che colpisce una stella 
chiude gli occhi e si mette a volare, 
chiude gli occhi e si mette a volare. 


E i cavalli a Salò sono morti di noia, 
a giocare col nero perdi sempre, 
Mussolini ha scritto anche poesie, 
i poeti che brutte creature, 
ogni volta che parlano è una truffa. 
Ma mio padre è un ragazzo tranquillo, 
la mattina legge molti giornali, 
è convinto di avere delle idee. 
E suo figlio è una nave pirata, 
e suo figlio è una nave pirata. 
E anche adesso è rimasta una scritta nera, 
sopra il muro davanti a casa mia. 
Dice che il movimento vincerà; 
il gran capo ha la faccia serena, 
la cravatta intonata alla camicia. 


Ma il bambino nel cortile si è fermato, 
si è stancato di seguire aquiloni, 
si è seduto tra i ricordi vicini, rumori lontani, 
guarda il muro e si guarda le mani, 
guarda il muro la e si guarda le mani.