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martedì 21 maggio 2013

Francesco Guccini - Canzone della bambina portoghese



[1972]

Canzone della bambina portoghese


E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere già ogni legge delle cose. 
E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote... 
E tutti, sai, ti san dire come fare, 
quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual'è il vero vero... 
E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle fanno a chi parla più forte 
per non dir che stelle e morte fan paura... 

Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese, 
non c'eran parole, rumori soltanto come voci sorprese, 
il mare soltanto e il suo primo bikini amaranto, 
le cose più belle e la gioia del caldo alla pelle... 

Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare... 
O sogni o visioni, qualcosa la prese e si mise a pensare, 
sentì che era un punto al limite di un continente, 
sentì che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte... 

E in questo sentiva qualcosa di grande 
che non riusciva a capire, che non poteva intuire, 

che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, quell'oceano infinito... 
Ma il caldo l'avvolse, si sentì svanire e si mise a dormire 
e fu solo del sole, come di mani future; 
restaron soltanto il mare e un bikini amaranto... 

E poi e poi, se ti scopri a ricordare, ti accorgerai che non te ne importa niente 
e capirai che una sera o una stagione son come lampi, luci accese e dopo spente 
e capirai che la vera ambiguità 
è la vita che viviamo, il qualcosa che chiamiamo esser uomini... 
E poi, e poi, che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, 
ma il qualcosa che ti porti dentro, 
cioè vivere, vivere e poi, poi vivere 
e poi, poi vivere...